Uno sguardo ai luoghi > Collezioni Comunali d'Arte > Galleria Vidoniana > Achille tuffato nello Stige (2)

 

Il numero e la dicitura dell'etichetta in legno posta sotto al quadro appartengono ad una vecchia numerazione ormai superata

 

Questo è il primo dipinto di una serie di quattro Storie di Achille (2 - 12 - 15 - 18).
Secondo la mitologia greca e la letteratura latina l'eroe greco Achille era figlio di Peleo, re dei Mirmidoni, e della divinità marina Teti. Ebbe un ruolo chiave nella guerra di Troia e uccise l'eroe nemico Ettore. Secondo il mito, Teti fece tuffare Achille nelle acque dello Stige per renderlo invulnerabile (solo il tallone non fu bagnato e pertanto restò vulnerabile). Il vecchio disteso sulla sinistra, che osserva l'azione, è il dio del fiume Stige. La stessa figura, con leggere varianti,appare in Divinità fluviale (1). Il putto in volo sopra le figure rappresenta, come nei due dipinti seguenti della serie, il Genio di Achille, cioè il suo spirito protettore. Il gruppo delle ancelle che bagnano Acille nell'acqua del fiume è disposto in un contrappunto di volti, gesti, atteggiamenti e colori. Una luce mossa e innaturale piove sulle figure. Ugualmente irreali sono i colori del paesaggio che variano dai toni notturni alle prime luci dell'alba, in una virtuosistica esibizione di tinte. Il colore è il vero protagonista di questo dipinto. Partendo da alcune tonalità base (oltremare, bianco, giallo e marrone) Creti costruisce le tinte per velature di toni intermedi.

 

Donato Creti

"Achille tuffato nello Stige "

fotografie di Alberto Martini


RITORNA ALL'INDICE (icone)


PANOPTICON DI BOLOGNA è un progetto di ALBERTO MARTINI.
Per ogni utilizzo delle immagini qui pubblicate è fatto d’obbligo citare la fonte e l'autore della fotografia.

Questo sito è di proprietà di Alberto Martini
Le foto sono di proprietà dei singoli autori
Credits e ringraziamenti